Sconfessando il titolo della prima traccia, gli ALiX sembrano aver voglia eccome di tornare sulla scena del delitto, ben contenti di impiastricciarsi nel sangue acido dei precedenti tamponamenti. A essere alterate, semmai, sono le dosi dell’intruglio: il loro massiccio stoner depone le mazze, tuffandosi a peso morto in una psichedelia sporca e pesante, incorniciata dalla sinistra copertina di Paolo Massagli.

Prima di annegare, trova comunque il tempo di aggrapparsi a ruvidi scogli garage (la title track), vibrazioni alternative novantiane (Ride Your Light, Sweetly Waiting) e le solite tentazioni bluesy (Empty Space). Svetta esile la voce ipnagogica di Alice Albertazzi, sirena lisergica che ripete versi come fosse vittima del suo stesso sortilegio, dissolvendo le parole in un torrente lavico che scorre a valle con riflessi arcobaleno.

Metadone per sognatori all’ultimo stadio, a quasi tre lustri da Good 1.

Tracklist
1. Anymore
2. Last Dreamer
3. Ride Your Light
4. Empty Space
5. Sweetly Waiting
6. Light Is On
7. Crash
8. Why Don’t You