[Ascolti] Art Melody – Artemisia (Tentacule/Wogdog, 2023)

Antidiabetica, antimalarica, antisettica, antispasmodica: ne ha di proprietà l’artemisia! Se i maudit parigini ne apprezzavano le virtù squassanti sotto forma di assenzio, il suo impiego come spezia ne ha decretato l’ingresso tra i fornelli borghesi. Agricoltore di giorno e rapper di notte, Art Melody di piante se ne intende. Tanto è il suo amore per i frutti della terra che in copertina lo troviamo tramutato in una creatura silvana, con lo sguardo perso verso l’orizzonte.

Guarda davvero lontano in questo suo quinto album, il più ricco e compiuto della sua già straordinaria discografia. La mira è puntata verso uno skyline a stelle e strisce, confrontandosi come mai prima con il patrimonio afroamericano. Ora teso come un muscolo contratto (Zink Drapowan), ora sensuale come la più vellutata delle carezze (Lonab, un po’ alla Nas), tra funk contorto (Viima) e le morbidezze psichedeliche di un Michael Kiwanuka (Kanou), lo shouter di Bobo-Dioulasso dimostra di saperci fare anche lontano dalla venerata Africa.

Non che le sue radici vengano strappate: frutto dell’apprendistato presso la madre griotte, la bass di Boukma potrebbe sonorizzare The Divine Horsemen di Maya Deren, tanto sono intense le vibrazioni voodoo che sprigiona. Il contraltare è la serenità agreste di Zamaana, all’insegna di un afropop che non avrebbe sfigurato su Graceland. La geografia del burkinabé è comunque malleabile: prova ne sia Ana N’Parata, con il suo cadenzato dembow ingrassato da una ruggente apertura soul. Dall’Equatore a Detroit, passando per i Caraibi, è un attimo.

Che la bussola viri verso Danger Mouse (Wag Kienfô) o Flying Lotus (Mady), la qualità di basi e sample è sempre stellare. Quanto alla conclusiva Teng N’Biiga, con il suo drammatico vorticare di fiati-archi e il solito flow a valanga, l’odore è quello di una banlieu incendiata.

Invincibile come Anteo finché ha i piedi piantati tra le sue zolle smosse, Art Melody non teme di staccarsi da terra per inseguire le proprie rime apolidi. Bollendo le verdure del suo orto in un pentolone a forma di mappamondo, con un pizzico di artemisia per facilitarne la digestione, il bardo dagli occhi tristi intavola un piccolo capolavoro di hip hop cosmopolita.

Tracklist
1. Boukma
2. Ana N’Parata
3. Zamaana
4. Zink Drapowan feat. Rudeboy
5. Lonab
6. Baof Rinda
7. Viima
8. Ziindin Taaré
9. Mady
10. Wag Kienfô feat. Anny Kassy
11. Kanou feat. Djeli Faya
12. Teng N’Biiga feat. D-Oud La Paix

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